Diversificare: come si fa e perché è fondamentale
Data pubblicazione: 26 giugno 2025
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- I risparmi si proteggono innanzitutto evitando di concentrarli su un unico strumento
- Si può fare di meglio diversificando per tipologia di titolo, Paese, settore e valute
- Un’ulteriore ottimizzazione si ottiene tenendo conto anche della correlazione
ASSET CLASS: PERFORMANCE ULTIMI 3 ANNI
Dal 30/4/2022 al 30/4/2025
Fonte: MoneyMate
Il vecchio adagio popolare di non mettere tutte le uova nello stesso paniere vale anche per gli investimenti finanziari: impiegare l’intero patrimonio in un solo titolo o in una sola asset class (ovvero un gruppo di strumenti finanziari con caratteristiche simili) può rivelarsi infatti molto rischioso, non solo quando parliamo di azioni ma anche di obbligazioni - basti pensare ai casi Parmalat e dei bond argentini, solo per citare alcuni dei casi più tristemente noti per i risparmiatori italiani. Suddividere il portafoglio in più titoli e asset class consente di proteggere i propri risparmi dalla volatilità del mercato e di raggiungere i propri obiettivi finanziari riducendo al minimo il rischio.
Diversificando gli investimenti, la performance negativa di uno strumento finanziario o di un asset class può essere controbilanciata dalla performance positiva registrata da altri asset presenti in portafoglio.
Asset reali
Il metodo più semplice per diversificare consiste nel suddividere il capitale tra azioni e obbligazioni ma risulta interessante l’inserimento anche dei cosiddetti asset reali, principalmente materie prime, oro e REITs (Real Estate Investment Trusts, i fondi immobiliari quotati in Borsa). Suddividere il capitale tra tutte queste diverse classi di investimento, aiuta a ridurre il rischio specifico di ogni singola classe. Ma si può fare di meglio adottando una diversificazione per tipologia di titolo, Paese, settore e valute.
Ad esempio, nell’azionario ci sono titoli differenziati per area geografica, per settore e per dimensione delle imprese. Anche nell’obbligazionario è possibile differenziare per area geografica, ma anche per tipologia di emittente (ad esempio, governative o societarie), per il rischio emittente (per esempio high yield oppure investment grade), per tipologia di tasso (legato all’inflazione, fisso, variabile, ecc.) e per scadenza (breve oppure medio-lungo termine).
Diversificare per Paese, settore e valuta
Investire nei mercati internazionali può ridurre l’esposizione ai rischi specifici di un singolo paese. Ad esempio, investendo sia in mercati sviluppati (come gli Stati Uniti e l’Europa) che in mercati emergenti (come l’Asia e l’America Latina) si può beneficiare dellediverse dinamiche economiche dei singoli paesi e aree geografiche. Investire in un’ampia selezione di settori può proteggere il portafoglio dagli alti e bassi di un singolo settore. Ad esempio, inventando, il calo del settore tecnologico potrebbe essere compensato dalla performance positiva del settore sanitario, un contraccolpo nei settori più legati alla crescita (industriale, chimico, beni di consumo discrezionali) potrebbe essere controbilanciato dalla stabilità dei settori difensivi (utilities e beni di consumo di prima necessità).
Anche la diversificazione per valute presenta diversi vantaggi. Il mercato valutario è tra i più liquidi al mondo e l’andamento di una valuta segue diverse dinamiche: dai tassi di interesse alla crescita economica, dal debito complessivo del paese alla bilancia commerciale, dalla stabilità finanziaria a quella politica. Per esempio negli ultimi 5 anni il franco svizzero si è apprezzato di circa il 13,2% sull’euro mentre il dollaro USA è arretrato del 3,6% e la sterlina ha guadagnato il 2%.
I CAMBI VALUTARI CON L'EURO DAL COVID A OGGI
Variazioni di cambio dal 30/4/2000 al 30/4/2025
Fonte: MoneyMate
Il concetto di correlazione
Un’ulteriore ottimizzazione della diversificazione si ottiene poi tenendo conto anche della correlazione, la misura statistica che definisce come due diverse asset si comportano in relazione una all’altra. Il coefficiente di correlazione si muove in un range compreso tra -1 e +1. Un valore pari a 1 significa che due titoli si sono mossi nella stessa direzione mentre una correlazione pari a -1 significa che due titoli si sono mossi in direzioni esattamente opposte: una correlazione pari a 0 sta a significare che il movimento di due asset class, o due titoli, è risultato indipendente.
IL GIOCO DELLE CORRELAZIONI
Correlazione dal 30/04/2020 a 30/04/2025
Fonte: MoneyMate
Combinare asset class, o titoli, con correlazioni inferiori all’unità riduce il rischio complessivo del portafoglio e rende ancora più efficace la diversificazione. Tuttavia, conoscere il livello di correlazione finanziaria è piuttosto complesso, anche perché può cambiare nel tempo. La buona notizia è che un consulente finanziario preparato e aggiornato con i più avanzati sistemi di analisi di mercato è in grado di allestire un’asset allocation capace di coniugare i più alti standard di qualità sia in termini di diversificazione che di correlazione.
E’ così possibile mettere a punto un’asset allocation strategica in cui viene definita la composizione di lungo periodo del portafoglio, distribuito tra le principali classi di attivi (azioni, obbligazioni, liquidità, immobili, materie prime) e calibrato in funzione dei propri obiettivi, del proprio orizzonte temporale e del personale profilo di rischio.
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